In più versetti della parola di Dio il nostro Signore ci ordina di alzarci per lanciarci nell'azione. Va! Andate! Alzatevi! Ecco degli imperativi che dovrebbero farci fremere e impedirci di restare tranquilli nelle nostre poltrone confortevoli o davanti alla televisione, se crediamo che Dio è veramente il Signore.
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Dio non è il "buon Dio" o il "Gesù bambino" che ci permetterebbe d'agire secondo le nostre idee, o di non fare niente, sempre pronti a a chiudere gli occhi. Certo, Dio è l'Amore personificato e non ci indirizza ordini come un tiranno. Per incoraggiarci a camminare secondo le sue direttive, pone davanti a noi una visione costante: quella di un mondo che perisce.
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- Nel nostro secolo, vivono più di esseri umani che quanti ce ne sono stati da Adamo fino all'anno 2000.
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- D'Adamo fino all'anno 1830, la popolazione della terra si aggirava a circa un miliardo. Dal 1830 al 1930, essa ha raggiunto i due miliardi. Dal 1930 cresce in forti proporzioni.
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Oggi la sola popolazione dell'India sorpassa il miliardo.
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- Più della metà di questi esseri umani non ha mai ascoltato il vangelo.
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- Tutte le 24 ore, più di 130'000 persone lasciano la terra per l'eternità.
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- Questo quadro peggiora ogni anno, poiché ci sono 40 volte più di nascite fisiche che spirituali.
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Mi auguro che tra di noi nessuno pensi che la salvezza possa ottenersi per ignoranza. Altrimenti, sarebbe saggio di chiudere gli occhi e di non dare più niente per la Missione che non avrebbe più necessità di esistere. Dio si sarebbe sbagliato mandando il suo Figliuolo; Gesù avrebbe offerto la sua vita inutilmente; la Bibbia avrebbe torto di esortarci a morire a noi stessi. Se tali affermazioni fossero vere, sarebbe meglio di concentrarci su noi stessi. Perché ci occuperemmo degli altri? L'espressione "darsi" non avrebbe valore alcuno. Al contrario l'egoismo regnerebbe in sovrano assoluto.
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No, cari amici, Dio non si è sbagliato; Gesù non ha dato la sua vita inutilmente; le missioni hanno più che mai la loro ragione di esistere e la Bibbia dice vero quando ci ordina di alzarci e di agire in favore di quelli che sono perduti perché non conoscono Gesù.
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Non vorremmo fare parte della chiesa di Laodicea (parlo della chiesa nel senso largo della parola e non delle diverse comunità), la cui visione si limita a acquistare ricchezze (talvolta ingiustamente); fare del proselitismo, il cui scopo è evidentemente differente dell'evangelizzazione e che, davanti al Signore, è povera, cieca, infelice, miserabile e nuda (Apocalisse 3:17).
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Sono sicuro che ciascuno di noi desideri appartenere alla sola CHIESA istituita dal nostro Signore Gesù. La ricchezza di una tale chiesa è di vivere con il suo redentore; le squame sono cadute dagli occhi; è felice e raggiante; veste un abito bianco; soffre con i poveri e la sua gioia più grande è di vederne il maggior numero venire a Gesù. È piena d'amore e lo porta al mondo che perisce.
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Un giorno, quando il nostro amato ritornerà per prendere i suoi, attirerà a lui quelli che gli appartengono. Alleluia! Li sceglierà da ogni denominazione. Saranno perle che escono dallo scrigno. Queste perle orneranno e esalteranno Gesù. Discerniamo la vera visione del Maestro: adoperiamoci per quanto non perisce. Oggi, numerose persone hanno conoscenze in borsa. Investireste il vostro poco denaro o il vostro capitale in una società che è destinata al fallimento? Non credo, perché non sarebbe saggio. Lo stesso è con Dio! Ritornerà e ci chiederà cosa abbiamo fatto del capitale che ha messo a nostra disposizione per farlo fruttificare per le cose celesti. Sarà terribile per coloro che avranno investito nelle cose che periscono. Il solo scopo do Dio, dalla caduta di Adamo e Eva, è di ricondurre l'essere umano a lui, è di potergli dare la vita eterna. Investiamo in ciò che resta, cari fratelli e sorelle. Facciamo avanzare il Regno di Dio. Non lasciamoci sviare dal vero obiettivo. C'è un mondo che perisce, che ha bisogno della salvezza. E anche se rincresce doverlo ammettere, la missione ha bisogno di denaro per le Bibbie, per gli opuscoli, per i corsi biblici, per gli autoveicoli, per gli operai che lavorano nel campo, per la loro famiglia, per gli stand, per i permessi, ecc. Certo, tutte queste cose non rimpiazzeranno MAI l'azione dello Spirito Santo, perché è lui che convincerà di peccato, di giustizia e di giudizio e senza la sua unzione è inutile che l'operaio si adoperi. Ma nessuna persona seria può ignorare che a fianco dell'intervento divino c'è da compiere la nostra parte. Atti 1:8. "Riceverete una potenza, lo Spirito Santo che verrà su voi, e sarete miei testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea, nella Samaria e fino alle estremità della terra". Dio non ci ha dato lo Spirito Santo per farci essere cristiani di prima categoria in rapporto a coloro che non ne hanno ancora ricevuto la potenza. Ancora una volta la direttiva di Dio è precisa: lo scopo della potenza dello Spirito nella nostra vita è di farci essere testimoni. Cosa facciamo dello Spirito Santo che ci è stato dato? L'abbiamo seppellito?
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Certo, lo Spirito ci guida in tanti sentieri della vita spirituale, ma non ne dimentichiamo lo scopo principale. Guardiamo a Gesù. Certo ha messo in azione i doni dello Spirito, ma ha ripreso le parole d'Isaia e ha proclamato: "Lo Spirito del Signore è su di me per…" (Luca 4).
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In Atti 1:8, non trovo scritto che bisogna essere testimone prima a Gerusalemme (a casa nostra) e soltanto dopo in un raggio sempre più distante. Non c'è neppure scritto:" oppure"! Dio vuole che abbiamo una visione mondiale, che adottiamo il suo programma per la salvezza delle anime. Non vuole che il nostro orizzonte si limiti alla città ove abitiamo, né che il nostro sguardo si fermi sulla Francia, il Belgio o sulla Svizzera o su un'altra nazione. Non vuole neppure che ci occupiamo dell'Africa, dell'India senza occuparci della nazione nella quale abitiamo. Perché Dio privilegerebbe gli Svizzeri al posto dei Francesi, gli Africani al posto degli Indiani, per non citare che qualche esempio.
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Davanti a Dio non ci sono eccezioni, perché ha tanto amato il MONDO (Giov. 3:16). Sì, bisogna pregare, bisogna dare, bisogna ingaggiarsi per la Missione perché è il desiderio di Dio. Non possiamo accontentarci d'una semplice proiezione in una sala di culto, o di un lavoro di proselitismo affinché dei cristiani cambino etichetta religiosa. Nostro fratello Thangaraj ha affermato, e sono d'accordo con lui, che la più cattiva testimonianza in terra di missione è quando qualcuno arriva, mandato da una denominazione, e si adopera a aprire una chiesa con cristiani provenienti da un'opera già esistente. Un vero collaboratore di Dio opera a strappare le persone dalle tenebre affinché raggiungano la conoscenza di Gesù.
Non vorrei presentarmi un giorno davanti all'Eterno con il sangue dei miei fratelli sulle mani, il sangue di coloro che avrei potuto guadagnare a Cristo (Ezechiele 3:18).
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In Luca 11 :5-13, il Signore Gesù ci presenta una situazione che conserva tutto il suo valore ancora e soprattutto oggi. Verso mezzanotte, giusto prima che il ritorno dello sposo celeste sia annunciato, un uomo realizza che non possiede niente da offrire. Cosa abbiamo da offrire al nostro prossimo? Questi chiede il pane. Non si accontenta di belle parole. Gesù è il pane della vita. Forse si tratta di un'applicazione arbitraria, ma si tratta di TRE pani. Il nostro prossimo ci chiede un Dio nella sua pienezza, Padre, Figlio e Spirito-Santo.
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Il giorno della Pentecoste, l'apostolo Pietro ha riassunto il messaggio del vangelo in queste tre frasi:
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1) Pentitevi!
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2) Che ognuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù, per il perdono dei suoi peccati
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3) E voi riceverete il dono dello Spirito Santo.
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Il primo pane è colui della salvezza, del perdono, della vita eterna. Affinché ciò arrivi, bisogna passare per il pentimento. Daremo al nostro amico il pane della grazia di Dio per la sua vita perduta.
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Il secondo pane è quello dell'obbedienza. Alcune persone vogliono obbedire a Dio per compiere grandi cose e aspettano che le occasioni si presentino. Ma il battesimo per immersione nel nome di Gesù è la prima obbedienza che il Signore domanda ai giovani convertiti.
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Il terzo pane è la manifestazione dello Spirito in noi. Viviamo in un mondo legato dalla potenza del nemico nell'incredulità, l'errore, l'occultismo, ecc. Soltanto la potenza dello Spirito Santo, la vita dello Spirito in noi, ci permetterà di proseguire il ministero di Gesù. La preghiera della Chiesa primitiva era di annunciare la parola con una piena certezza e che nel nome di Gesù si operino guarigioni, miracoli e prodigi (Atti 4:28-30).
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Che il Signore ci protegga dal portare solo dottrine, anche se buone. Il mondo non ha bisogno di parole, ma di compassione e di potenza: ha bisogno di Gesù.
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Se possediamo un solo pane o due e no i tre, andiamo a scocciare il Signore, perché chi chiede riceve, chi cerca trova e sarà aperto a chi bussa.
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Dio ha un programma meraviglioso per noi. Vuole fare di noi i suoi collaboratori. Vuole che abbiamo la sua visione, un cuore tenero per amare questo prossimo che sta morendo. Più che tutto va al di là degli ordini tirannici e vuole riempirci della vita dello Spirito per permetterci di compiere un lavoro degno di lui, alla sua gloria.
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Guardate la messe che è pronta, ma mancano gli operai. Forse avete voi stesso bisogno di aiuto?
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Perché non vi unite a noi? Noi compiamo un lavoro d'evangelizzazione con stand, con coffee-bar e con ogni metodo che il Signore mette a nostra disposizione. Il nostro lavoro è aperto a ogni cristiano, senza guardare alla denominazione, e abbiamo un posto anche per voi. Come farebbe questo mondo a incontrare Gesù se nessuno gliene parla? (Rom. 14).
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In quanto Missione, ci occupiamo dell'opera missionaria nelle terre lontane. Abbiamo un lavoro amministrativo (classificazione, corrispondenza, traduzioni, ecc.) e di stampa. Mandiamo pacchetti di letteratura cristiana in Africa (Repubblica Democratica del Congo, Repubblica del Congo, Mali). Sosteniamo con il vostro aiuto un lavoro in India. Esiste qualcuno che ha a cuore di aiutarci nell'organizzazione dell'aiuto in questo paese (conoscenza dell'inglese necessario) ove Missione Cristiana ha fatto nascere chiese libere, orfanotrofi, centro di formazione biblica, ecc.
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Abbiamo creato gruppi che lavorano nel sociale. Sareste tentato(a) per questo tipo di aiuto? Non credo che vogliamo lasciare questo campo d'azione ai non convertiti o ai mussulmani. D'altronde avremmo il coraggio di dire a qualcuno che ha fame: "Dio ti benedica" e lasciarlo senza avere provvisto a questo bisogno? Allora professeremmo uno strano vangelo. Non è così che il Signore Gesù agiva.
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La nostra visione non è limitata: abbiamo la visione di Dio. Sì, vediamo grande, ma non viviamo nelle illusioni. Questi 40 anni passati al servizio del Maestro in quanto Missione riconosciuta, lo provano. E desideriamo avanzare. È Dio che ci ha mandati ed è Dio che vi chiama in quest'istante. Qualsiasi sia il vostro talento l'opera di Dio ha bisogno di voi.
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Pregate, agite, affinché una bella corona di perle possa ornare la fronte del nostro amato Signore quando verrà a prenderci. In questo momento, invito coloro che non l'hanno già fatto, a accettare la visione di Dio e a agire mentre è ancora tempo.