La risurrezione è il più grande e il più importante dei miracoli. In pratica se il nostro Signore non avesse compiuti gli altri miracoli che marcarono il suo ministero, ciò non avrebbe apportato una grande differenza per la chiesa cristiana. Ma l'avvenimento fondamentale sul quale è edificata la chiesa, come lo dice l'apostolo Paolo, è la risurrezione, perché, senza di essa, la Chiesa non esisterebbe: "se Cristo non è risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione, e vana pure è la vostra fede." (1 Cor. 15 :14). Ma fortunatamente, Gesù è risuscitato! La sua risurrezione costituisce la prova per eccellenza per affermare la loro fede, per permettere loro di proclamare dappertutto che era realmente il Figlio di Dio, e che tutti i suoi insegnamenti erano veraci. Il Padre ha risuscitato il Figlio (Atti 10 :40); i discepoli ne furono testimoni (Atti 3 :15). La sua risurrezione ha provato al mondo che il Padre Celeste aveva approvato l'opera e l'insegnamento di Gesù. È stata anche la prova a conferma dell'opera della redenzione acquistata alla croce per la salvezza di tutti colo che hanno creduto, che credono e che crederanno. La prova che la salvezza gratuita, ottenuta per fede conduce realmente alla salvezza. Alleluia!
Il nemico è cosciente della potenza di questa risurrezione, e per questa ragione ha dato vita a numerose e diverse teorie per combattere quest'evidenza. Ma se si può provare che la risurrezione di Gesù è reale, bisogna essere poco razionale per lasciarsi sedurre da così pretestuose leggende!
La prima di queste ipotesi contraddittorie che esamineremo è quella chiamata "del sonno profondo". Secondo questa teoria, Cristo non sarebbe realmente morto sulla croce ma sarebbe giunto a uno stato comatoso, sotto l'effetto del supplizio. Allora che tutti l'hanno creduto morto, hanno seppellito una persona viva.
Questa teoria testimonia un'ignoranza dei fatti e costumi dell'epoca, come rapportati dalla storia. In effetti, non è inutile ricordare che Gesù era stato consegnato dai suoi nemici e che, secondo gli usi dell'epoca, non si poneva nessuno giù dalla croce senza avere la certezza che la morte avesse operato.
Essendosi avvicinato a Gesù e vedendo che era già morto non gli fiaccarono le gambe ma uno dei soldati gli forò il costato con una lancia, e subito ne uscì sangue e acqua (Giov. 19 :33, 34).
Il corpo dei crocifissi era strettamente sorvegliato e la loro morte debitamente accertata, come fu il caso per Gesù. D'altronde è indicato che il colpo dato con la lancia provocò una tale ferita che vi si poteva mettere la mano nella cicatrice lasciata (Giov. 20 :27). Non sussiste alcun dubbio, se il supplizio della croce non avesse provocato la morte, quel colpo sarebbe stato fatale. Ma la morte fece la sua opera. Secondo i medici, l'emissione del sangue accompagnato d'un liquido translucido simile a acqua è la prova di una lesione del cuore.
Questo è sufficiente a dimostrare ai più scettici la realtà della morte di Gesù. Ma per proseguire, cerchiamo d'immaginare che Gesù sia sopravvissuto a tutti questi avvenimenti.
Dunque Gesù si trovava solo in una tomba la cui entrata era bloccata da una grossa pietra sigillata (Mt. 27 :66). E i soldati romani vi erano posti in sentinella per assicurare il sepolcro. Bisognava ammirare la stupefacente vitalità di cui fece prova dopo tre giorni di digiuno assoluto una persona i piedi e le mani della quale erano stati perforati dai chiodi, la cui testa era ferita dalle spine aguzze e il cui costato era trafitto e dal quale il sangue del cuore si era versato.
C'è bisogno di vigore, non è vero, per dare un colpo di piede a una pietra sigillata il cui peso sorpassa una tonnellata, poi massacrare le guardie con due o tre movimenti di karatè! Tutto ciò è tanto inverosimile che le persone serie non hanno posto attenzione a questa teoria fumosa.
Un altro principio afferma che i discepoli hanno semplicemente rubato il corpo di Gesù mentre le guardie dormivano. Normalmente un gruppo di soldati non si addormenta contemporaneamente, ma c'è sempre qualcuno che resta di sentinella. E poi una grossa pietra sigillata non si rompe e non si ruota senza un terribile rumore e non passa senza farsi notare!
Inoltre bisogna ricordare che questi soldati erano sottomessi a una rude disciplina e che rispondevano con la loro vita se avessero mancato di vigilanza. (Vedere il carceriere in Atti 16 :27).
Inoltre i discepoli non avevano il morale per tentare una tale operazione bellica perché erano abbattuti e scoraggiati (Luca 24 :31), nel cordoglio e piangevano (Marco 16 :10), pieni di timore dei Giudei (Giov. 20 :19). Non immagino neppure delle persone in questo stato partire all'assalto di una truppa romana, con l'idea di sottrarre le spoglie di Gesù, nasconderla, trovare un sosia per ingannare la folla, rischiare la prigione o la morte per incitamento alla sommossa, e predicare una risurrezione che avrebbero saputo essere menzognera! Che motivi avevano? Tutte questa manovre avrebbero dato loro solo infiniti guai. La Bibbia ci precisa che erano al chiuso in un angolino ritirato, aspettando con tremore e pregando che le cose si calmino!
Mi piacerebbe ancora dire una parola circa una teoria di cui mi hanno spesso parlato durante il mio ministero d'evangelista. Secondo questa ipotesi Gesù sarebbe stato un medium spiritista, e che ciò che i discepoli avrebbero visto non era altro che un corpo materializzato, proveniente da un mondo invisibile. Questa teoria è ridicola perché formulata da persone che vogliono combattere lo straordinario della risurrezione (perché non è un fenomeno razionale) con opporle un altro fenomeno ancora più irrazionale, soprannaturale e complicato.
Preciserei che, a mia conoscenza, i fenomeni spiritici si realizzano la sera o la notte, in una sala chiusa e in comitato succinto. Ora, eccezione fatta dell'incontro nella camera alta, tutte le apparizioni di Gesù furono pubbliche e avvennero all'aria aperta, in pieno giorno.
Sì, cari fratelli e sorelle, anche il discepolo Tommaso che aveva dei dubbi, dovette arrendersi all'evidenza, dopo aver costatato, con la vista e4 il toccare, la risurrezione corporea di Gesù. L'ha anche visto mangiare.
Dopo aver visto la risurrezione di Gesù, i discepoli furono incoraggiati e trasformati. La risurrezione del nostro Signore fu in seguito la loro forza. Essa è ancora oggi la nostra forza, perché come Gesù è risuscitato, anche noi risusciteremo. Come ha preso un corpo incorruttibile, anche noi erediteremo d'un corpo incorruttibile.
Attualmente viviamo le conseguenze della sua risurrezione. Possiamo essere certi che compie quanto dice. Le sue promesse sono reali.
Desidero lasciarvi con questa bella certezza: " Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore ; se no, ve l'avrei detto ; vado a prepararvi un luogo ; e quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò, e vi accoglierò presso di me, affinché dove son io, siate anche voi " (Giov 14 :2, 3).