Apriamo la Parola di Dio al 1° capitolo della Genesi e leggiamo insieme i versetti 26 a 28. Dio dice: "Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra. Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. Dio li benedisse; e Dio disse loro: "Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela soggetta, e dominate sui pesci del mare ne sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra".
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Che magnifico programma: l'uomo creato all'immagine di Dio, l'uomo che domina sulla terra; ogni cosa gli è sottomesso. La terra intera, gli uccelli, gli animali che sono nel mare, quelli che sono nel cielo, quelli che sono sulla terra; e con tutto ciò, la benedizione di Dio. È meraviglioso! È il programma di Dio per l'uomo che ama. Voi tutti conoscete il seguito: Satana è venuto e ha fatto dubitare della Parola di Dio: "Dio ha veramente detto?" Innanzitutto la donna, poi l'uomo, hanno creduto ciò che Satana ha detto loro, gli hanno accordato fiducia più che a Dio e si trovano e si trovano immediatamente privati della benedizione divina, privati della loro autorità.
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Quando il diavolo ha rubato la terra a Adamo e Eva, ha dovuto farlo legalmente. Ha fatto trasgredire Adamo legalmente. Il diavolo è molto furbo. Sapeva di non potere ingannare Adamo e che avrebbe potuto raggiungerlo tramite Eva. Ha usato i grandi mezzi. Il diavolo è molto intelligente. Ha visto l'amore che Adamo aveva per Eva e ha capito che Eva era il punto debole di Adamo.
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Ancora oggi il diavolo usa le stesse tattiche. Quanti uomini sono in prigione per aver amato una donna che forse non era la loro. Quanti hanno ucciso, rubato, seguito Satana soltanto a causa di un essere caro; ciò è arrivato a Adamo. Adamo è stato ingannato tramite Eva. Eva è stata ingannata dall'astuzia di Satana, ma Adamo sapeva ciò che faceva: ha seguito Eva per l'amore che le portava; e ciò ha legalizzato l'atto per Satana. Era crudele, ma legale. Satana opera ancora oggi nello stesso modo. Sa cosa significa essere legalista. Utilizzerà tutti i metodi per farci trasgredire una legge di Dio. È maestro nel tendere trappole.
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Alcuni si domandano se il frutto mangiato da Adamo e Eva sia stato una mela o una pera. Ma Dio nella sua parola ci rivela che si trattava del frutto della conoscenza. Ciò mi fa pensare al mondo odierno, a tutti coloro che, malgrado l'interdizione di Dio, vanno dai chiaroveggenti per conoscere l'avvenire, per sapere ciò che fa il fidanzato partito per il servizio militare o la fidanzata restata a casa. Ciò mi fa pensare a tutti quelli che per essere guariti si indirizzano ai guaritori invece che a Dio; a tutti quelli che utilizzano il pendolino per conoscere le cose nascoste. Tutto ciò è proibito da Dio. Tutte queste persone commettono oggi lo stesso peccato di Adamo e Eva: "credere Satana e non Dio".
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A causa del loro peccato non sono più Adamo e Eva che regnano ma Satana che ha rubato il loro scettro. Ma non è il principe legittimo, è un ladro. Noi siamo i veri principi, ma come riprendere la nostra autorità nello stato in cui Satana ci ha fatto cadere? Impossibile! Non abbiamo abbastanza forza e il ladro continua a rubare, distruggere, sgozzare senza che nessuno possa tenergli testa. E ecco che, inatteso, appare Gesù di Nazareth, il Figliuolo di Dio, la stella di un giorno nuovo, venuto per distruggere le opere del maligno, per annunciare una buona notizia ai poveri, per guarire coloro che hanno il cuore spezzato, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi il ricupero della vista. Alleluia! Gesù è venuto per rinviare liberi gli oppressi; per pubblicare un anno di grazia del Signore.
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Guardatelo nella sinagoga di Capernaum ove ordina con autorità allo spirito impuro di tacere e di uscire dal posseduto, e lo spirito è obbligato a obbedirgli. Guardatelo ridare la vista al nato cieco, e la parola al sordomuto. Sentitelo ordinare agli spiriti di paralisi di lasciare i paralitici, che, liberati riprendono a camminare con gioia. Ammiratelo mentre grida a Lazzaro di uscire dalla tomba, e Lazzaro ritorna in vita. Lo stesso per la figlia di Iairo e per il figlio della vedova di Nain. Neppure la morte gli impedisce di operare. Egli è il dominatore, Satana è perduto. Gesù ha vinto la malattia, la morte, cacciando gli spiriti cattivi, fermando il vento, camminando sul mare, calmando la tempesta. Tutto gli è sottomesso. Il regno di Satana è sradicato. E quando questi pensa di mettere fine a questa disfatta facendo morire Gesù sulla croce, subisce uno scacco ancora superiore. Neppure la morte può trattenere il nostro Signore, alleluia. Guardatelo risuscitare, guardatelo salire al cielo nella gloria del Padre. ALLELUIA!
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Leggiamo insieme nella lettera ai Filippesi, capitolo 2, i versetti da 9 a 11: "Dio l'ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che è al di sopra d'ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio di Dio Padre".
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Alleluia! E adesso leggiamo in Efesini 1:16-23 ciò che l'apostolo Paolo ci scrive: "Non resto mai dal rendere grazie per voi, facendo menzione di voi nelle mie orazioni, affinché l'Iddio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per la piena conoscenza di lui, ed illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza Egli vi abbia chiamati, qual sia la ricchezza della gloria della sua eredità nei santi, e qual sia verso noi che crediamo, l'immensità della sua potenza. La qual potente efficacia della sua forza Egli ha spiegata in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nei luoghi celesti, al di sopra di ogni principato e autorità e potestà e signoria, e d'ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello a venire. Ogni cosa Egli ha posto sotto i piedi, e l'ha dato per capo supremo alla Chiesa, che è il Corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti". Quante volte abbiamo sentito questi versetti? Ma cosa ci producono in quanto cristiani?
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Cristo ha vinto, ma noi, cosa diveniamo? Realizziamo che Gesù Cristo non aveva bisogno di venire sulla terra, non aveva bisogno di morire sulla croce per avere la vittoria? Già l'aveva presso il Padre, nel cielo; ma se si è offerto lui stesso alla croce, è affinché attraverso di lui avessimo anche noi la nostra vittoria. L'apostolo Paolo è chiaro quando ci dice: "Noi pure ha vivificati, noi che eravamo morti nei nostri falli e nei nostri peccati. Ci ha vivificati con Cristo e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatto sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesù, per mostrare nelle età a venire l'immensa ricchezza della sua grazia, nella benignità ch'Egli ha avuta per noi in Cristo Gesù". Sappiamo di essere partecipi della natura divina del Signore? Siamo stati identificati al nostro Signore. Come siamo stati identificati al primo Adamo, così siamo stati identificati al secondo Adamo. Conseguenza negativa nel primo caso. Conseguenza positiva con Gesù Cristo. Non è una teoria. Siamo stati identificati alla croce. Siamo stati identificati alla risurrezione. Siamo stati identificati con lui nei luoghi celesti, con tutto ciò che comporta.
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Ascoltiamo ancora Paolo in Colossesi 2:13-15 "Voi che eravate morti nei falli e nella incirconcisione della vostra carne, voi dico, Egli ha vivificati con lui, avendoci perdonato tutti i falli, avendo cancellato l'atto accusatore scritto in precetti, il quale ci era contrario; e quell'atto ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; e avendo spogliato i principati e le potestà ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce". In Gesù Cristo siamo ridiventati i principi della terra.
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Satana non ha più alcun diritto; troppo spesso si presenta come un leone ruggente (1 Pi. 5:8), ma è un bugiardo. È il padre della menzogna fin dall'inizio (Giov. 8:44). Perdiamo la nostra identità reale quando lo chiamiamo "sua maestà il diavolo"; gli diamo un diritto che non è più il suo, quando diciamo che è il principe dell'aria. Lo glorifichiamo quando diciamo che è più forte di noi. In Gesù siamo noi adesso che abbiamo il potere di legare e slegare sulla terra e nel cielo (Mt. 18:18). È il nostro Signore che ha le chiavi del cielo, colui che apre e nessuno chiuderà, colui che chiude e nessuno potrà aprire (Ap. 3:7). Il diavolo è stato legalmente schiacciato, ma continua a correre libero perché noi lo lasciamo fare.
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Adesso abbiamo l'autorità, il cielo non farà più niente fino a quando manderà gli angeli potenti per legare Satana durante mille anni (Ap. 20:2). Siamo noi adesso, noi, figliuoli di Dio, che dobbiamo legare questo diavolo nello Spirito credendo e essendo d'accordo con Dio e la sua parola. Impariamo così a riprendere il terreno, a riprendere il paese. Impariamo a agire nelle leggi che Dio ha già stabilito per noi. Dio vuole che impariamo a essere giudici nei giorni che verranno. Ogni giudice deve conoscere la legge, la costituzione.
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La parola del Signore è la nostra costituzione. Se dobbiamo regnare, dobbiamo conoscere la costituzione, e attualmente siamo nella pratica. Dio ci insegna, ci fa imparare nella pratica. La sua dignità, il suo potere, la sua autorità, è a noi che Dio li affida.
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In Luca 9 impariamo che il Signore Gesù ha mandato i suoi dando loro forza e potere su tutti i demoni, con la potenza di guarire gli ammalati. Quando la parola di Dio ci esorta a resistere al diavolo, non si tratta di una resistenza passiva, ma di una resistenza offensiva che spinge all'attacco. E il nemico fuggirà lontano da voi (Giac. 4:7). Ecco ciò che Dio aspetta da noi. Desidera un popolo vittorioso, un popolo che lotta, un popolo che attacca, un popolo vincitore.
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Molti cristiani lottano oggi continuamente contro le tentazioni e i peccati, poiché non hanno mai imparato a appropriarsi dell'autorità in Cristo che Dio ha dato a ciascuno dei suoi figliuoli. Quando ci troviamo di fronte a Satana e delle sue influenze nella nostra vita, dovremmo usare di tale autorità e combattere il nemico dicendogli: "Ti resisto Satana con l'autorità che Gesù mi ha dato".
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Siamo i figliuoli di Dio Onnipotente, i figliuoli del Dio Altissimo. Il Padre ci ha posti con Cristo sul suo trono, al di sopra della potenza del nemico. Il Signore aspetta dunque che noi usiamo i nostri diritti e che cacciamo via il nemico. Accettiamo dunque la sfida; resistiamo al diavolo e lo vedremo fuggire davanti a noi.
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Siamo stati creati per regnare. Rendiamo grazie al Padre che ci ha resi capaci di partecipare all'eredità dei santi nella luce, che ci ha liberati dalla potenza delle tenebre e ci ha introdotti nel regno del suo figliuolo, nel quale abbiamo la redenzione e la remissione dei peccati. Egli è l'immagine dell'Iddio invisibile, il primogenito di tutta la creazione; poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili. Egli è il capo del corpo della chiesa. È l'inizio, il primogenito dai morti, onde in ogni cosa sia il primo.