Prima di avanzare nella testimonianza, vorrei dirvi che ho deciso di consacrare la mia vita all’Eterno, nostro Dio, lodandoLo, celebrando il Suo nome, ma anche raccontando le sue meraviglie attorno a me a causa delle grandi cose che ha compiute nel moi essere.
Ecco le ragioni che mi spingono a dedicare la mia vita in tal modo al mio Dio. Sposata e madre di gemelli che hanno meno di dieci anni, ho sofferto di disturbi mentali per più di due anni allora che ero arrivata alla classe Terminale e dovevo presentarmi all’Università per la seconda volta. All’inizio della malattia, avendo a cuore la mia situazione, la chiesa voleva caricarsi delle mie cure medicali non avendo alcuno che potesse farlo ; essendo mio padre e mia madre morti. Contemporaneamente la nostra comunità era determinata a indirizzare a Dio preghiere di guarigione in mio favore ma moi fratello più piccolo vi si era opposto. Questi era un soldato delle forze armate congolesi (FAC) e mi portava già dai ciarlatano e marabut. Invece di guarire, la mia condizione era peggiorata. Fugavo continuamente la casa sotto gli sguardi impotenti del mio fratellino e della mia sorellina. Ero abbandonata alla mia triste sorte malgrado la consapevolezza di tutti.
Di fronte a questa situazione, il pastore Nestor NGampoula ha più volte tentato di dissuadere il mio fratellino affinché accetti la mano tesa dalla chiesa. Infine mio fratello ha accettato e un mattino, il pastore ha mandato dei buoni e forti membri della comunità sotto la direzione del fratello Bodry a cercarmi. Costoro sono riusciti a mettermi in un taxi malgrado le mie agitazioni e mi hanno condotto all’ospedale specializzato del luogo ove fui ammessa.
La chiesa di Missione Cristiana ha sopportato le mie spese di cura malgrado i suoi mezzi ben limitati. Una preghiera continua era stata organizzata. Fratelli e sorelle venivano a visitarmi e con il permesso del medico digiunavano e pregavano per me. Altri gruppi di preghiera si susseguivano nella nostra chiesa principale a Brazzaville per indirizzare suppliche all’Eterno per la mia liberazione.
Adesso che scrivo questa testimonianza sono completamente guarita e restaurata. Ho ripreso le attività della corale « Gioia celeste » nella quale mi trovava prima di ammalarmi. Ho ritrovato i miei gemelli e posso ancora accarezzarli, stringerli fra le braccia e baciarli. Non so cosa dire a Dio per ringraziarlo per la mia guarigione miracolosa e esprimere la mia gratitudine ai miei fratelli e sorelle nella fede che sono restati accanto a me con tutti i mezzi durante questa dura prova. Certo, non ho niente da regalare al mio Dio se non il frutto delle mie labbra per lodarLo, celebrare il Suo nome per la Sua grande misericordia. Sì, io loderò il Suo nome per tutto il tempo che mi accorderà in vita perché realizzo che la mia vita ha trovato infine un senso.
Da Brazzaville : vostra sorella Olga Ngona
TESTIMONIANZA – GUARITA DALLA FOLLIA