Fino a diciannove anni ero in Colleggio dalle suore, ove la religione dominava con tutti i suoi dogmi.
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Una volta all'anno c'erano i santi esercizi e questo per noi significava un pò di vacanza. Più volte avevo praticato i primi venerd del mese per guadagnarmi il Paradiso.
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Le restrizioni erano molte: niente gonne corte, niente pantaloni, niente gioielli, guai se si cambiava pettinatura, niente trucchi. Cos¡ sono uscita dal Collegio piena di complessi e consideravo peccato il solo guardare un ragazzo.
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La moralà inculcatami e una certa fede mi erano rimaste e mi hanno accompagnata durante tutti questi anni, però mi ero giurata che non avrei mai mandato i miei figli in un collegio, poich‚ troppe piccole gioie della mia adolescenza vi erano state rovinate e ricordavo troppe situazioni di paure.
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Uscita dal collegio ero stata in Inghilterra e in Germania per un certo periodo per esercitarmi nelle lingue. Al mio ritorno conobbi mio marito e a 22 anni mi sposai. Dal nostro matrimonio nacquero due figli.
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Col lasciare il collegio, dimenticai ben presto di pregare e andavo a Messa quando potevo perchè la Chiesa lo ordinava e perchè mi avevano insegnato che il mancare alla Messa era peccato mortale, ed io veramente all'inferno non ci volevo andare.
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Cercavo di educare i miei figli con un pò di fede, ma col crescere sentivo che rifiutavano e spesso mi sentivo rispondere: "È inutile che ci vada, se poi sono là a pensare ad altro". Questo mi disturbava e mi chiedevo come potevo loro inculcare la fede.
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Avevo cominciato anch'io a farmi delle domande. Credevo nell'esistenza di Dio però mi chiedevo se questo Dio non fosse solo la forza del Bene. Sapevo che Gesù era morto per i nostri peccati, ma non capivo bene la Sua reale importanza.
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Ci fu un periodo in cui ebbi problemi di lavoro e di relazioni con altre persone. Nei momenti di difficolt… mi trovavo a pregare il Signore, a mio modo. Non sapevo che dovevo andare a Dio tramite Gesù. Avevo anche cominciato a frequentare cartomanti e roba del genere, perch‚ potevano rispondere ai miei piccoli problemi. Naturalmente non sapevo che queste forze non vengono da Dio e non sapevo di andare contro la Sua Parola; la Bibbia non la conoscevo affatto, mi avevano insegnato che non bisognava leggerla perch‚ non l'avremmo capita.
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Ora capisco che avrei evitato un sacco di errori se l'avessi conosciuta prima. In ogni modo mi rendo conto che la mia anima era alla ricerca di qualcosa e questo qualcosa era Dio (se tu mi cercherai Io mi farò trovare).
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Mi facevo un sacco di domande: "Perchè Dio permette questo? Perchè Dio permette quello?". Ora conosco la natura di Dio tramite la Sua Parola e le mie domande hanno una risposta.
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La mia coscienza non era in pace. Ogni tanto pensavo alla morte. Mi dicevo : "Dove andrò? Se avrò mancato alla Messa, senz'altro all'inferno, però non è giusto. In fondo metto sempre gli altri al primo posto, e cerco sempre di agire nel modo migliore". Come spesso si sente dire mi ero detta: "L'importante è agire bene e aiutare il prossimo". Ora so che questo per Dio non basta....
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Al minimo problema interrogavo qualche cartomante o qualche medium. Ero sempre molto aperta verso il prossimo e accettavo tutti con cordialità e sempre venivo delusa e mi facevano soffrire.
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Ero soddisfatta della mia famiglia. Mio marito mi amava e con i miei figli non avevo mai avuto problemi particolari. Mio figlio era un bravo ragazzo e cercavo di capirlo in tutti i modi, poich‚ aveva un carattere un pò chiuso e, secondo me, mio marito lo trattava sempre troppo da uomo. Aveva passato bene gli esami di maturità aveva già fatto la scuola reclute e subito dopo il Caporale.
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Ero orgogliosa di lui, si sarebbe poi iscritto alla facoltà di diritto. Aveva vent'anni e veniva ancora in vacanza con noi. Infatti a giugno avremmo trascorso quindici giorni in Sardegna. Mio marito aveva invitato un suo amico con la moglie.
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Qualche mese prima della partenza mio marito mi comunicò che si sarebbe aggiunta una loro amica con un bambino. Dentro di me scattò una rivolta, un fastidio. Dissi: "Ma come io non la conosco, in più un bambino piccolo". Ma subito mi venne una risposta: "Come sei cattiva, lasciala venire". Infine partimmo e durante quelle due settimane mi sforzai di non mostrare che quella donna era di troppo.
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Al mio ritorno mi accorsi che quella donna di 32 anni aveva accalappiato mio figlio e tutto quello che avevo sognato per lui e quello che gli avevo insegnato stava crollando davanti ai miei occhi.
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Non sto a raccontare tutto quello che successe nella nostra famiglia durante quei mesi. Posso dire che ero disperata e avevo perso anche un pò il mio equilibrio. Mi sentivo una mamma e una moglie fallita. Solo una mamma mi può veramente capire.
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Riconosco che durante quel periodo feci anche molti errori. Ero diventata sospettosa verso tutti, in quella famiglia nessuno mi poteva capire, la mia educazione non mi permetteva di accettare certe cose. Invocai molte volte il Signore e spesso gli chiedevo: "Perchè? Di che cosa mi vuoi castigare?". Ora so che Lui ascoltava il mio grido e mi stava guidando verso di Lui.
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Con mio figlio non avevo pi— colloquio e con mio marito continuavo a litigare perch‚ non lo ritenevo abbastanza energico. Inoltre avevo bisogno d'incolpare qualcuno per quanto era successo. Perciò io incolpavo il suo amico di avermi tenuto nascosto l'identità di quella donna che egli difendeva.
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Dormivo soltanto con i sonniferi e spesso prendevo calmanti poiché ero continuamente angosciata. Una cara amica mi sosteneva. Anch'essa aveva una figlia di vent'anni che doveva iscriversi alla facoltà di diritto ed anche questa ragazza aveva e causava problemi nella sua famiglia. I nostri figli non si conoscevano, si erano visti una volta per pochi minuti all'età di 15 anni.
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Era la fine di settembre ed io ero distrutta. La mia amica un giorno mi disse: "Ho scoperto un'evangelista con una grande fede, dovresti venire ad ascoltarlo, ti farebbe bene". Ero la moglie e la mamma sempre a casa ad aspettare la famiglia, ma quel sabato sera dissi: "Arrangiatevi tutti, io vado ad ascoltare la Bibbia".
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Quella sera per la prima volta, mi recai ad una riunione di preghiera ed ascoltai il messaggio dell'Evangelo. Non capii tante cose, ma ricordo che durante tutto quel tempo io piangevo e singhiozzavo. Quando arrivò il momento di pregare andai avanti accompagnata dalla mia amica. Ricordo ogni parola che mi fu detta: "Che cosa c'è? Il Signore sa già che cosa c'è". Tra le lacrime dissi soltanto: "La mia famiglia era una bella famiglia e ora non lo è più".
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Preghiamo, mi fu detto. La sua famiglia sarà più bella di prima perchè il Signore lo farà.
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Naturalmente, io non credetti, ma ora capisco che qualcuno aveva avuto fede per me. Nessuno mi aveva spiegato quello che succedeva alla riunione di preghiera. Non avevo capito che là c'era la vera fede di chi si riunisce nel Nome di Gesù, non sapevo che lo Spirito Santo è un dono di Dio ed Egli lo distribuisce a tutti coloro che GlieLo chiedono. Non sapevo che Dio è fedele ad ogni Sua promessa e che il Signore non cambia mai e che è lo stesso ieri, oggi e per sempre. Non sapevo che la Parola di Dio è viva e reale anche per noi. Non sapevo che Dio è una realtà e così pure il Suo Santo Spirito con tutti i Suoi doni.
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In ogni modo là ho imparato a pregare come Gesù insegna, a chiedere a Dio nel Suo Nome. Ho imparato una cosa stupenda che vorrei che tutti scoprissero: "La Potenza del Perdono".
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Dio è Amore e non illudiamoci di ricevere da Dio se abbiamo dei sentimenti contrari al Suo amore. Solo nel Suo amore possiamo avere un vero rapporto con Lui e ricevere da Lui.
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Ora mio figlio si era trasferito per gli studi e io cercavo di non scoprire più nulla su di lui. Volevo rimediare innanzitutto il rapporto con mio marito. Cercavo di credere che tutto sarebbe andato per il meglio. Secondo mio marito tutto era tornato come prima, ma il mio cuore di mamma soffriva e vedevo che mio figlio non era felice.
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Avevo preso molti sonniferi, ma ora avevo imparato una nuova terapia. Come andavo a letto nella mia mente si affacciavano le persone che secondo me, erano coinvolte in questi avvenimenti; dentro di me si formava un nodo e l'astio mi divorava.
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La mia teoria era sempre stata: "Se mi fanno del male, non mi vendico però non dimentico". Cos¡ ogni persona che mi pestava i piedi, io la cancellavo dalla mia vita. Non sapevo che Dio non vuole questo, non sapevo che noi con le nostre forze non riusciamo a liberarci dai risentimenti, ma se preghiamo per le persone che ci fanno del male Dio ci libera e ci riempie del Suo amore.
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Così, con grande sforzo, le prime sere cominciai a pregare: "Signore, perdona loro per il male che mi hanno fatto, non sapevano quello che mi facevano. Signore, aiutami a perdonarli, benedicili, riempimi del Tuo amore, della Tua pace. Signore, te lo chiedo nel Nome di Gesù e ti ringrazio perchè so che Tu lo fai".
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Dopo qualche tempo avevo abbandonato i sonniferi, dentro di me stava tornando la pace e la serenità. Ora vedevo che mio figlio non era felice e allora le mie preghiere cambiarono. Cominciai a chiedere al Signore di aiutare mio figlio, di toccare il suo cuore e dargli un pò di fede.
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Nel frattempo, Stefania, la figlia della mia amica aveva conosciuto il Signore ed era diventata una vera cristiana. Ero felice per la mia amica e dentro di me dicevo: "Mio figlio avrebbe bisogno di una ragazza come Stefania"; ma non ho mai osato chiederlo in preghiera al Signore perch‚ mi sembrava di volere troppo.
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Era il mese di aprile e avevo deciso di invitare la mia amica con suo marito come avevo fatto altre volte. Stranamente, quel giorno, venne anche Stefania. Era la prima volta che veniva a casa mia. C'era anche mio figlio. Durante il pranzo si parlò del più e del meno e sicuramente mio figlio vide che quella ragazza era felice. Dopo pranzo mi accorsi che stavano parlando. Non so cosa si dissero, so che Stefania gli parlò di quel Dio reale che lei conosceva. Un paio di mesi prima avevo regalato la Bibbia a mio figlio sperando e pregando che in essa trovasse la risposta ai suoi problemi. Purtroppo vedevo che la Bibbia era sempre al suo posto, segno che mio figlio non la leggeva.
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Quella domenica sera mio figlio partì per Friborgo portando con sé la Parola di Dio. Sapevo dalla mia amica che i nostri figli si telefonavano e, dopo poco tempo anche mio figlio, guidato da Stefania incontrò il Signore. Avevo pregato molto per lui e il Signore aveva risposto.
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Ma il Signore mi ha dato molto di più di quanto avevo chiesto, poich‚ dopo qualche tempo mio figlio con grande gioia mi disse che si erano innamorati e che Stefania era la ragazza che Dio aveva scelto per lui. Il mio cuore scoppiava di gioia e anche di notte mi svegliavo per ringraziare il Signore per aver manifestato la Sua potenza nella mia famiglia.
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Ho dovuto mettermi ai piedi della Sua croce e promettere a Gesù che non mi sarei mai vergognata di Lui e non finirò mai di ringraziarLo per questo miracolo. Ho subito molte umiliazioni per la Sua causa, ma ogni volta prego per le persone che mi calunniano e subito dopo Lui mi mostra la Sua potenza e risponde alle mie preghiere. La mia vita e quella di mio figlio sono cambiate da allora. Stefania e mio figlio si sono sposati a settembre, seguono il Signore e sono felici.
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Ora sono una mamma vincente. "Ho vinto il male col bene" come dice la Bibbia, solo pregando. Adesso mio figlio è più mio di prima e ogni giorno ringrazio il Signore per questo figlio e per Stefania.
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Ora sto pregando per mia figlia e per mio marito e so che Lui si rivelerà anche a loro. È una Sua promessa.
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Chiedo ogni giorno al Signore di riempirmi del Suo amore e del Suo Spirito e di usarmi, se vuole, per farsi conoscere ad altre persone. Da allora non conosco più paure e tutte le mie domande hanno avuto una risposta, poich‚ conosco la Sua Parola che è la Verità e la Verità mi ha fatto libera, nella giusta posizione davanti a Lui. Affido ogni mio problema al Signore e Lui lo risolve sempre nel modo migliore e mi dà… sempre il doppio di quanto gli chiedo perchè Lui ci ama. Quando incontro persone che soffrono non posso tacere e cos¡ parecchie persone hanno trovato la strada verso il Signore e Lo hanno ricevuto come l'ho ricevuto io.
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Il lunedì pomeriggio ci troviamo nella mia casa a pregare perchè Lui ha detto. "Dove due o più persone si riuniscono nel Mio Nome Io sono in mezzo a loro". Ci raccontiamo quello che il Signore ha fatto per noi durante la settimana, preghiamo per i nostri problemi, per gli ammalati che conosciamo, per conoscenti che soffrono, per coloro che ci calunniano, ecc... Questa riunione di preghiera è nelle mani del Signore e il maligno ha già tentato più volte di disturbarci, ma se Dio è con noi chi può essere contro di noi?
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Una mamma
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